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Cos'e' il suono?

Il suono si trova nell’aria, nell’acqua, nel metallo e nel legno. Il suono è formato da onde o vibrazioni che le nostre orecchie percepiscono se rientrano in un certo intervallo di velocità. La velocità delle vibrazioni, ovvero la frequenza è descritta in Hertz (Hz). Quando siamo giovani, possiamo sentire le vibrazioni tra 20 e 20.000 Hz ma la nostra capacità di ascolto s’indebolisce con l’avanzare dell’età. Molte altre creature viventi come i cani o i pipistrelli, per esempio, possono sentire le vibrazioni ad alta velocità; frequenze che per noi non esistono come suoni. Gli esseri umani percepiscono meglio i suoni approssimativamente in una regione intorno ai 3.000 Hz.

Pensiamo spesso al suono come delle vibrazioni nell’aria, e questo succede nella maggior parte dei casi. Tuttavia le vibrazioni si trovano anche in altri posti; prendete un diapason, colpitelo e appoggiatelo sulla vostra testa. Sentirete un suono ma quel suono non entra nella vostra testa attraverso l’aria, ma attraverso le ossa del cranio. Altri tipi di vibrazioni sono più lente, tali suoni li troviamo nella maggior parte delle automobili; come dei profondi ronzii che creano sonnolenza a molti di noi durante la guida.

Il suono è spesso trasportato nell’aria ed è percepito attraverso le orecchie. L’orecchio è la parte meccanica più complicata del corpo, ed è nell’orecchio che il suono acquista un senso – il suono viene infatti “interpretato”.

Quando parliamo di suono, si adopera il termine “acustica”, ed è questo il termine più utilizzato. Il suono consiste in una serie di vibrazioni che hanno origine da qualche parte – dalla gola, da un altoparlante, un campanile o dal motore di un aereo. Inoltre il suono viene riflesso quando colpisce qualcosa, reagendo diversamente in base al tipo di superfice che incontra. Alcuni materiali lo “assorbono” e ne riflettono una piccola parte, mentre altri materiali sono più riflettenti. Per esempio potete provare ad ascoltare la differenza che ottenete urlando contro un muro di cemento e poi su una tenda morbida. La tenda assorbe di più e riflette di meno.

Tutti gli spazi possiedono la loro acustica, e il termine riverbero descrive il suono che è riflesso avanti e indietro all’interno dello spazio di propagazione. Questa è un’importante considerazione da fare quando si costruisce una stanza dove poi sarà riprodotta della musica, oppure quando si progetta uno spazio in cui il parlato deve essere chiaramente comprensibile.

Anche l’ampiezza rappresenta un aspetto importante del suono; ci indica quanto un suono è alto il volume. Il volume del suono è misurato in decibel (dB); possiamo dire che esiste un livello in cui il suono può causare dolore alle nostre orecchie; approssimativamente 120 dB. Mentre i suoni più forti sono generalmente percepiti meglio, possiamo dire che i suoni che definiamo migliori, in quello che stiamo ascoltando, sono le cose che troviamo interessanti. I genitori spesso riconoscono la voce dei loro figli in un gruppo di bambini che stanno giocando, ridendo e urlando. Non possiamo escludere l’udito come facciamo con i nostri occhi chiudendoli. Urlate nelle orecchie di una persona che dorme e si sveglierà – sventolate una bandiera rossa davanti a una persona che dorme e l’unica cosa che potra' succedere è che il vostro braccio si stancherà. La parte esterna delle orecchie è fatta in modo da aiutarci a distinguere se quello che stiamo ascoltando proviene da dietro o davanti a noi. Per esempio, il fatto di avere due orecchie – le nostre antenne – è importante quando siamo in mezzo al traffico.

Queste cose ci spiegano il suono in termini fisici, ma ciò a cui il suono ci fa pensare o l’esperienza sonora… beh, sono un'altra cosa. Quest’ultima problematica riguarda la musica ovveo i suoni organizzati.
E se il suono non fosse organizzato, avremmo comunque la musica?